Scoglio Grosso: si trova lungo il canale che separa l’isolotto di Gavi da Zannone e rappresenta una delle mete più belle per le immersioni. Le sue acque sono ricche di pesce di passo e basterà guardare nel blu per incontrare dentici, ricciole e barracuda. L'immersione percorre un grande canyon che divide la secca in due pareti verticali completamente ricoperte di margherite di mare di un giallo intenso. Scendendo in direzione nord si trova un grande arco naturale a - 38 mt, soggetto ideale per fotografie, o ancora scendere in direzione sud dove la cigliata precipita verticale fino ai - 40 mt.
Relitto LST 349: giace su un fondale sabbioso in posizione di navigazione con la prua a 25 mt. e la poppa a 22 mt. La nave, adibita al trasporto di truppe e mezzi da sbarco, in seguito a una imponente mareggiata si schiantò sugli scogli colando a picco e spezzandosi in due tronconi. La prua è adagiata in perfetto assetto di navigazione ad una profondità di 26 mt, e la sua sagoma scura che si staglia sulla sabbia bianchissima offre uno spettacolo davvero suggestivo. Sul ponte principale sono ancora ottimamente conservati cannone e mitragliatrici, mentre sotto coperta è possibile esplorare le stive. La poppa, poco distante ad una profondità di 20 mt, rende l’esatta percezione di quella che fu la violenza dell’impatto, offrendo una serie di penetrazioni particolarmente suggestive.
Le Formiche: una serie di scogli affioranti che scendono verso un fondo sabbioso fino a raggiungere i 54 mt e caratterizzati da ambienti diversi fra loro che accolgono biocenosi ricche di vita e colori. Il versante nord-orientale esposto alle correnti di levante crea l’ambiente ottimale per la crescita di meravigliose gorgonie rosse, non particolarmente estese ma estremamente rigogliose. Su di esse spesso si possono osservare crinoidi di un rosso sfolgorante o le delicate trasparenze delle colonie di claveline, ascidiacei che si abbracciano sui polipi delle gorgonie per trarre nutrimento dalle particelle trasportate dalle correnti. Risalendo a profondità inferiori incontriamo un imponente arco naturale dalla volta completamente tappezzata di parazoanthus, il passaggio è davvero suggestivo.
Secca del Mariuolo: a ovest dell'isola di Zannone, a pochi metri dalla parete si trova questa secca caratterizzata da cigliate con grottini e spaccature che la rendono molto particolare. Il cappello a 4 mt. e la scesa verticale che non supera i 19 mt la rendono fruibile da tutti i gradi di esperienza; pinneggiando in direzione nord/ovest si arriva alla cigliata che dai 25 mt scende oltre i 42 mt e dove si penetra in un grottino passante dove stazionano numerosi scorfani; un pinnacolo poco distante è punto d'incontro di decine di dentici che stazionano in posa di fronte ai sub.